Il narcisismo è un aspetto che nella sua forma patologica può manifestarsi in una grande varietà di comportamenti e tipi di personalità, in particolare nel disturbo narcisistico.
Il disturbo narcisistico si manifesta sia negli uomini sia nelle donne. Uno studio del 2005 su un campione di 400 pazienti psichiatrici ospedalizzati dell’università de L’Aquila, mostra come il disturbo narcisistico di personalità sia presente nel 17,29% degli uomini e nel 13,48% delle donne (Giornale Italiano di Psicopatologia 2005;11: 306-311).
Il disturbo narcisistico di personalità potrebbe essere causato da molteplici condizioni. La maggior parte delle ricerche sostiene l’idea che a causare tale sintomatologia concorrano fattori ereditari (per il 45%) e ambientali.
Per quanto riguarda i fattori ambientali, alcuni autori pongono l’accento sul ruolo chiave dei genitori che, credendo nella superiorità del bambino futuro narcisista, premierebbero solo le qualità che sostengono l’immagine grandiosa di sé e che ne garantiscono il successo.
Altri autori, ritengono che alla base del disturbo narcisistico di personalità ci sia un ambiente familiare non capace: di fornire al bambino le necessarie attenzioni e cure; di riconoscere adeguatamente nominare e regolare le sue emozioni; di sostenere la sua autostima o i suoi desideri. L’ambiente disfunzionale tenderebbe a sviluppare l’idea di poter vivere facendo a meno dell’altro e di poter contare solo su sé stessi.
Un’altra ipotesi è che un ambiente iperprotettivo danneggi la fiducia del bambino in sé o un ambiente permissivo e indulgente comunichi al bambino un senso di superiorità.
Un’ultima ipotesi è che il bambino sia vittima di offese e umiliazioni in una fase precoce dello sviluppo soprattutto da parte dei coetanei. La continua minaccia dell’autostima consentirebbe lo sviluppo di un senso di sé grandioso.
Esistono otto elementi comuni ai modelli di comportamento narcisistici:
1. L’assenza di empatia, in altre parole l’incapacità di mettersi nei panni di un’altra persona!
Non esistono al mondo due individui che la pensano allo stesso identico modo su tutto, che provano le stesse emozioni o che danno priorità alle stesse cose. I rapporti interpersonali sani iniziano sempre dal riconoscimento delle differenze presenti in ogni interazione, le disuguaglianze, infatti, rappresentano in un rapporto un’opportunità per crescere e migliorare sé stessi e l’altro. Le persone nelle quali non sono presenti aspetti narcisistici riescono a riconoscere la diversità prendendo in considerazione il punto di vista dell’altro e ritenendolo egualmente valido. Un narcisista invece considererà sempre le scelte e le opinioni dell’altro come totalmente sbagliate o irrilevanti. Quando le persone divergono, possono accedere alla dimensione empatica, ossia provare a sentire le emozioni e le percezioni di un altro dal suo punto di vista. I narcisisti non sviluppano una reazione comprensiva orientata alle emozioni e alle preoccupazioni degli altri e dunque provocano loro uno stato costante di frustrazione. Riescono sempre a razionalizzare il proprio comportamento, sostenendo che il mondo sarebbe un posto migliore se soltanto gli altri smettessero di pensare e reagire in modo tanto ipocrita o sbagliato (“la pensano tutti come me, ma non hanno il coraggio di dirlo come faccio io”). I narcisi non prendono assolutamente in considerazione il dolore che possono infliggere agli altri, né danno il minimo credito alle percezioni altrui. Semplicemente loro non considerano pensieri e sentimenti in contrasto con i propri.
2. L’importante è quello che voglio io! Un comportamento manipolativo e orientato allo sfruttamento
Le persone psicologicamente sane in genere sono sincere il più possibile: atteggiamento che implica l’impegno alla coerenza tra interiorità ed esteriorità, ricerca costante dell’autenticità. Autenticità, sincerità, significa che il comportamento “visibile” di una persona corrisponde a un’immagine fedele delle sue credenze e valori interiori. I narcisisti non sono mai autentici o sinceri; il modo in cui si presentano in pubblico non è mai una rappresentazione fedele di ciò che sentono o credono in realtà, i narcisi hanno più interesse ad atteggiarsi in modo da suscitare impressioni favorevoli che a essere riconosciuti come persone autentiche. Invece di concepire i rapporti come un luogo in cui si può essere leali e sinceri, sono alla ricerca continua di un modo per costringere gli altri a eseguire il loro volere, le loro manipolazioni non conoscono limiti; a volte il loro sfruttamento si traveste da falsa benevolenza; altre volte fanno sentire in colpa gli altri; costantemente mentono o riferiscono solo verità parziali; manipolano chiudendosi nel loro silenzio, portando il broncio, comportandosi in modo poco comunicativo o testardo, cospirando alle spalle o ricorrendo all’intimidazione. I narcisisti non ripongono alcuna considerazione nella comunicazione onesta, diretta, il loro unico interesse è ottenere ciò che desiderano.
3. Tu me lo devi! La pretesa, con motivi assurdi, di trattamenti speciali
Il comportamento manipolativo dei narcisisti è dovuto alla convinzione di meritare che gli altri facciano ciò che loro vogliono o di cui hanno bisogno: “Io non mi curo dei tuoi bisogni e tu invece devi venire incontro ai miei”. Quando gli altri non eseguono i loro ordini o non li trattano come pensano di meritare, i narcisisti possono: risentirsi e offendere arrabbiandosi e minacciando, difendendo la propria posizione con forza o con polemica irragionevolezza.
4. Non ti voglio ascoltare: l’incapacità di accettare direttive
I rapporti interpersonali richiedono costantemente degli aggiustamenti e in questo processo di adeguamento all’altro, esistono dei margini d’errore. Tuttavia, il dare e avere dei normali rapporti umani non funziona per i narcisisti. Per un narciso la cooperazione porta all’imposizione, si trovano in serie difficoltà nelle interazioni in cui non possono essere in primo piano e sono costretti a mettersi da parte: “Non ti aspetterai davvero che io cambi?” Il bisogno di sentirsi speciali è fondamentale per i narcisisti. Mentono continuamente a sé stessi sulla propria importanza, non riescono ad accettare l’idea che gli altri possano non considerarli allo stesso loro modo. La loro difesa è la priorità esclusiva e quasi sempre questo richiede di ignorare qualunque input scomodo o spiacevole che possa derivare dall’esterno.
5. Come dico io, cioè il modo migliore: la necessità di controllo
Tutti i rapporti si basano su qualche forma di ordine e organizzazione, queste caratteristiche forniscono sicurezza e permettono alle parti di poter contare le une sulle altre, oltre che sul rispettivo contributo al raggiungimento di obiettivi comuni. Ordine e organizzazione sottintendono che si debba applicare un certo controllo sul proprio comportamento e sui propri impulsi. Quando si partecipa ad attività che comportano il contributo di altri, la cosa migliore è avere un piano d’azione condiviso. Anche i narcisisti pensano che debba esistere una forma di controllo, ma il controllo deve essere il loro perché se altri hanno il comando, i loro desideri potrebbero non essere realizzati. Questo è il motivo per il quale i narcisisti detestano l’idea di dover obbedire.Il bisogno di controllo dei narcisi si manifesta in molti modi diversi. In alcuni momenti sono determinati, prepotenti, inclini a gridare, autoritari, testardi, polemici; in altri possono ricorrere a comportamenti più sottili come chiudersi in sé stessi, fingersi d’accordo, diffamare gli altri, rifiutare la cooperazione o usare il proprio fascino. Qualunque sia la tattica, sono decisi a non permettere a nessun altro di stabilire le regole del gioco. Sono così convinti che il loro modo di operare e pensare sia superiore che sono alla continua ricerca di sistemi per imporsi sugli altri.
6. Ti sbagli di grosso: il presuntuoso che esprime giudizi
Le persone ragionano, vedono le cose e impostano priorità in modo differente dal nostro. L’essere persone in equilibrio suggerisce che è perfettamente possibile trovare concordanza in mezzo a tante differenze, ma i narcisisti non la pensano affatto così. Ciascun individuo è una miscela unica di capacità, talenti e propensioni, tutti godono di diritto di un valore intrinseco, di dignità; le persone sane evitano di ergersi a giudici e di vantare una propria presunta superiorità e sono felici invece di stimolare l’uguale valore di ciascuno. I narcisisti pensano che nessuno sia intelligente o di successo o bravo quanto loro, sono sempre pronti a far sapere agli altri quanto siano inferiori rispetto a loro.
7. Le mie verità: la realtà me la costruisco da me
I narcisisti non sono in pieno contatto con la realtà e sono dunque inclini a non riconoscere come verità quello che non corrisponde al loro modo di vedere le cose, non possiedono l’obiettività necessaria per applicare una visione della realtà basata sulla ragione; il bisogno di auto-glorificazione non permette loro di capire che la loro percezione dei fatti possa non essere la verità assoluta o l’unica verità possibile. Restano abbagliati dalla visione iper-idealizzata che hanno di sé, per cui non sono in grado di cogliere elementi di realtà in merito a delle loro caratteristiche che potrebbero essere suscettibili di modifica o cambiamento. Ammettere con modestia i nostri difetti, porta ad essere costruttivi, a cercare il contraddittorio con l’altro. Se si trovano sempre giustificazioni per i modi di essere e si ritiene di essere perfetti, si perde qualunque stimolo alla crescita che non sia orientato alla manipolazione dell’altro, e non si riesce neppure ad accettare i fatti per quello che sono; si mente a sé stessi senza poter scoprire la propria reale natura. Ignorando la verità e creando le loro realtà alternative, i narcisisti si sentono liberi, ma sono in realtà imprigionati nelle credenze errate da loro stessi elaborate che diventano una prigione da cui non possono più scappare.
8. Angelo fuori, diavolo dentro: fare sempre buona impressione in pubblico
Come possono essere affascinanti persone tanto antipatiche e dal carattere così insopportabile? I narcisisti sono spesso noti come persone amichevoli e gradevoli, almeno superficialmente. È soltanto dopo una protratta e prolungata relazione che permetta di accedere al mondo privato di un narcisista che si conosce realmente il dolore che è in grado di infliggere agli altri. I narcisisti sanno che se mostrano il loro egoismo troppo presto, sono evitati dagli altri e quindi finché possono, lo nascondono, quando poi hanno conquistato una posizione sicura all’interno della vita delle persone, sono liberi di manifestarlo. Ecco perché, spesso ci si ricorda della relazione perfetta che si è avuto con loro nei primi tempi, ecco perché rimaniamo incastrati nell’idea che “non era così, è cambiato”. Nonostante il loro disinteresse per i sentimenti dell’altro, i narcisisti devono essere ammirati e approvati, anche quando stanno manipolando, allora simulano interesse per il prossimo, mascherano il disprezzo per gli altri con una benevolenza che appare davvero autentica. In realtà proteggere i propri interessi essendo costantemente falsi fa parte della strategia nascosta dei narcisisti. Il narcisismo rappresenta la parte peggiore di una personalità psicologicamente molto immatura, ci si trova in uno stato di grande tensione quando si deve decidere come reagire ai comportamenti manipolativi del narcisista, si è attraversati da un ampio spettro di emozioni contrastanti nel giro di poco tempo. Cambiare un narcisista è quasi impossibile: non ha esigenze di cambiare ed è vaccinato nei confronti delle nostre opinioni, dunque si otterrà esclusivamente un aggravamento della propria angoscia, anche perché ogni tentativo volto a riconoscere la verità probabilmente finirà in litigi che non porteranno da nessuna parte. Quando si ha a che fare con un narcisista, il primo obiettivo è conservare un distacco emotivo che permetta di agire in maniera non istintiva mantenendo uno stato emotivo equilibrato: non dev’essere mai il narcisista a gestire la comunicazione suscitando costantemente paura e rabbia nell’interlocutore. La paura si manifesta come insicurezza, ansia o atteggiamento difensivo in cui ci si giustifica per il proprio comportamento. La rabbia si mostra come collera, aggressività o come una continua battaglia interiore contro un senso di frustrazione, insofferenza e inutilità. Bisogna evitare che le emozioni siano soverchianti, è indispensabile imparare a gestire un morbido distacco: il narcisista non è mai il possessore della verità assoluta. Con morbido distacco s’intende che la decisione di essere indipendenti non dev’essere accompagnata da uno spirito superbo o combattivo, altrimenti si rientrerebbe nel gioco voluto dal narcisista: ci si deve emancipare dallo schema, svincolare dai programmi del narcisista ed essere decisi e risoluti nell’organizzare il corso di ogni vostra giornata, nel dare una nuova forma e direzione alla vostra vita senza pensare mai che “non ve lo permetterebbe”. Il narcisista si offenderà della decisione di non assecondarlo, ma questo non deve essere assolutamente un problema, ci si deve proporre in maniera serena e ponderata, senza alcun atteggiamento difensivo, facendo le scelte migliori per sé stessi non essendo tenuti a discutere queste scelte col narcisista.
Le persone che devono necessariamente entrare in rapporto con loro, hanno bisogno di arrivare a una comprensione chiara del loro modo di funzionare, in modo da poter mantenere il controllo delle emozioni che inevitabilmente suscitano, mantenendo la consapevolezza che i narcisisti sono abilissimi nel convincere le altre persone che sono in errore, attivando spesso uno schema in cui la raffica di critiche del narcisista, può intaccare la propria sicurezza e risolutezza.
Mirco Mirabella, Psicologo Psicoterapeuta Roma Acilia Artena
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